L'Anfiteatro di Pompei è il più antico esempio di anfiteatro romano conosciuto e uno dei siti più significativi per comprendere il divertimento pubblico nell'antichità. Situato a est della città, questo anfiteatro poteva ospitare fino a 20.000 spettatori e rappresentava un luogo dedicato a giochi e spettacoli pubblici, come combattimenti di gladiatori, battaglie navali e altri eventi.

Costruito intorno al 80 a.C., l'anfiteatro di Pompei è un capolavoro di ingegneria antica. La struttura è composta da due ordini di gradinate in pietra, con una forma ellittica che garantiva una visione chiara e uniforme del campo centrale da qualsiasi punto. I gradini erano progettati per offrire un comodo accesso agli spettatori e sono ancora ben conservati, permettendo una visione dettagliata della grandezza dell'architettura.

Il campo centrale, o arena, era il luogo dove si svolgevano i combattimenti. Era un'area sabbiosa progettata per assorbire il sangue e i colpi, e presenta ancora i resti delle strutture che permettevano l'ingresso e l'uscita degli animali e dei gladiatori. Le gallerie sotterranee sotto l'arena, chiamate "vomitoria", erano utilizzate per il passaggio e la preparazione dei combattenti e degli animali.

Questo anfiteatro non solo serviva per gli spettacoli, ma anche come luogo di aggregazione sociale e politica, e rifletteva l’importanza dei giochi pubblici nella cultura