Audioguida Italiana - Napoli Sotterranea
Audioguida Italiana - Napoli Sotterranea
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Benvenuti a Napoli Sotterranea, un viaggio straordinario che vi condurrà nelle profondità della storia della città, attraverso un labirinto di cunicoli, acquedotti e gallerie sotterranee che si estendono per circa 280 chilometri sotto il centro storico. Questa rete complessa, scavata nella roccia tufacea, racchiude millenni di storia, misteri, superstizioni e leggende che solo poche città al mondo possono vantare.

Le origini di questo mondo sotterraneo risalgono al IV secolo a.C., quando i Greci, fondatori della città di Neapolis, iniziarono a scavare nel tufo per estrarre materiali da costruzione. Il tufo, una roccia vulcanica morbida ma resistente, si rivelò ideale per la costruzione di edifici e, allo stesso tempo, facilitò la creazione di cisterne sotterranee per raccogliere l’acqua piovana e realizzare i primi acquedotti. Queste cavità rappresentano la base dell'intero sistema che oggi esplorerete, un sistema cresciuto e sviluppato nei secoli successivi.

L’epoca romana vide la costruzione di un complesso sistema idrico che integrava e ampliava le opere greche. Durante l’Impero Romano, Napoli divenne un importante centro del Mediterraneo e, per sostentarla, vennero creati acquedotti sotterranei che trasportavano l’acqua dalle fonti lontane fino alle abitazioni private e alle terme pubbliche. Il “Serino”, uno degli acquedotti principali, si estendeva per più di 100 chilometri, collegando Napoli con le sorgenti dei Monti Lattari. La sua costruzione fu un’impresa monumentale, resa possibile dall’abilità degli ingegneri romani, che progettarono cunicoli stretti e pozzi verticali per garantire l’efficace distribuzione dell’acqua.

Durante la visita, avrete la possibilità di attraversare alcuni di questi stretti cunicoli e ammirare le enormi cisterne sotterranee, ancora perfettamente conservate, che fungevano da riserve d'acqua per tutta la città. Una delle cisterne più impressionanti è alta quasi 10 metri, e qui potrete apprezzare la straordinaria ingegneria romana, ancora in piedi dopo duemila anni.

Il Medioevo e il Rinascimento furono periodi in cui i sotterranei continuarono ad avere un ruolo importante nella vita quotidiana della città, ma fu nel XVII secolo che questi spazi divennero ancora più centrali. Durante la costruzione di nuovi edifici e chiese, come avvenne per il Monastero di San Gregorio Armeno, si ricorse nuovamente all'estrazione del tufo, ampliando ulteriormente la rete sotterranea. Ogni blocco di tufo rimosso contribuì a costruire la città in superficie e a espandere le sue fondamenta sotterranee, creando nuove gallerie e cisterne. I sotterranei divennero anche un luogo di rifugio, un labirinto in cui la popolazione trovava riparo in periodi di pericolo.

Il periodo più tragico per Napoli Sotterranea risale tuttavia alla Seconda Guerra Mondiale. Durante il conflitto, la città fu ripetutamente bombardata dalle forze alleate, e migliaia di napoletani cercarono rifugio nelle caverne e negli acquedotti sotterranei. Fu in quei giorni che Napoli Sotterranea divenne un rifugio antiaereo, e camminando lungo questi corridoi potrete ancora vedere le tracce lasciate dalle persone che cercarono protezione. I graffiti sulle pareti testimoniano il dolore e la speranza di chi vi si rifugiava, mentre vecchie bottiglie, utensili e altri oggetti personali raccontano la vita quotidiana di quei giorni. Questo uso dei sotterranei come rifugio salvò innumerevoli vite, rendendo questi luoghi ancora più carichi di significato emotivo e storico.

Oltre al loro utilizzo come rifugi, i sotterranei furono anche teatro di attività clandestine. Durante il regime fascista, i sotterranei di Napoli divennero luoghi segreti dove si svolgevano incontri politici, contrabbandi e resistenze organizzate contro il regime. La città sotterranea, con il suo dedalo di cunicoli, offriva il nascondiglio perfetto per chi cercava di sfuggire al controllo delle autorità.

Un aspetto meno noto di Napoli Sotterranea è il legame con il mondo del sacro e del mistero. Si racconta che tra questi cunicoli abitasse il leggendario "Monaciello", una figura folcloristica della tradizione napoletana. Descritto come un piccolo monaco, il Monaciello era temuto e venerato, capace di portare fortuna o guai, apparendo all’improvviso nelle case, nei sotterranei e nei luoghi abbandonati della città. Si diceva che alcuni di questi sotterranei fossero luoghi sacri, utilizzati per riti segreti e leggende esoteriche che ancora oggi affascinano studiosi e appassionati di miti.

Una delle sorprese più straordinarie che offre Napoli Sotterranea è la scoperta del teatro greco-romano, un luogo che, nel corso del tempo, era stato dimenticato, sommerso dalle nuove costruzioni della città. Oggi, grazie a meticolosi scavi archeologici, è possibile visitare parte di questo antico teatro, in cui si esibivano spettacoli per migliaia di spettatori. La sua scoperta sotto le moderne abitazioni napoletane è un esempio perfetto di come il passato e il presente convivano nel cuore della città.

Il percorso sotterraneo che state esplorando rappresenta non solo un viaggio nella storia di Napoli, ma anche un simbolo della resilienza dei napoletani, che hanno saputo sfruttare e adattare questi spazi nel corso dei secoli. Le cisterne, i cunicoli, i rifugi e le sale nascoste raccontano una storia millenaria di ingegno, sopravvivenza e mistero.

Napoli Sotterranea è molto più di un semplice sito archeologico: è un patrimonio di storie umane, miti e leggende che ancora oggi affascinano chi vi si avventura. Concludendo il vostro viaggio, speriamo che abbiate percepito la magia e il mistero che avvolgono questi luoghi, e che la visita vi abbia lasciato con una nuova prospettiva sulla straordinaria città di Napoli.